venerdì 25 luglio 2014

The end of the road... Resoconto di Brasile 2014.

A quasi due settimane di distanza dalla finalissima del Maracanà, che ha visto incoronata la Germania campione del mondo per la quarta volta, possiamo emettere dei giudizi su quello che è stato il Mondiale brasiliano.




La finale è stata l'emblema di questo mondiale contraddistinto da partite sempre equilibrate (o quasi...Brasile docet...), in cui quasi tutte le squadre sono partite con l'intento di fare la partita e proporre il miglior calcio possibile.
Germania e Argentina sono state senza dubbio le squadre migliori; i tedeschi con un'impianto di squadra solidissimo, giocatori dediti alla causa, con una condizione atletica invidiabile, mentre gli argentini più anarchici con il miglior singolo (Messi), altri giocatori di talento (Di Maria,Aguero, Lavezzi, Higuain), e un leader maximo in difesa (Mascherano).




A prevalere dopo 120 minuti è stata la Germania, ovvero la squadra più completa, la squadra che ha usato con più intelligenza i cambi (Goetze match winner, Sabella invece ha sostituito Lavezzi nel primo tempo quando El Pocho era stato senza dubbio il migliore dei suoi, per giunta inserendo un Aguero molto impacciato e fuori forma).




L'Argentina ha perso perchè semplicemente non ha sfruttato le due clamorose palle gol capitate sui piedi di Higuain prima e Palacio poi.
Messi è stato fortemente limitato dalla difese tedesca, con continui raddoppi di marcatura; sarebbe ingeneroso dare la colpa della sconfitta al Dies argentino, vero trascinatore dell'albiceleste fino a quel momento. Il paragone con Maradona dovrà continuare per almeno altri quattro anni.




Chapeau a mister Low, vero alchimista e condottiero della mannschaft tedesca degli ultimi 8 anni. 
Un gruppo costruito sfruttando il lavoro svolto nelle selezioni giovanili ed elevando nell'olimpo dei fuoriclasse la pazzesca nidiata dei vari Ozil,Gotze,Muller,Hummels,Neuer,Kroos.
Toccante la dedica al compagno Marco Reus, grande assente del mondiale a causa di un brutto infortunio, del gruppo tedesco alla fine della partita, con Gotze che mostra al mondo la maglia numero 21 del compagno di tante battaglie, dalla selezioni giovanili al Borussia Dortmund.



Nelle file dell'Argentina da segnalare il bellissimo mondiale di insospettabili come Rojo e Garay, di un redivivo Demichelis e di uno stratosferico Di Maria.
Chissà che finale sarebbe potuta essere con il Fideo in campo, considerando quanto hanno sofferto i centrali tedeschi appena venivano attaccati 1 contro 1 dai veloci attaccanti argentini (Lavezzi e Messi su tutti...).




La stampa e il pubblico argentino non hanno digerito la mancata espulsione di Neuer con il possibile conseguente calcio di rigore per un fallo su Higuain lanciato a rete; a mio avviso proteste motivate, il rigore ci stava, e possiamo dire che questa è l'unica pecca dell'arbitraggio di Rizzoli.




Per concludere ecco di seguito il mio top 11 di questo, a mio modesto parere, bellissimo Mondiale, che con la sua imprevedibilità e spettacolarità, mi ha fatto dimenticare la dolorosa e prematura eliminazione dell'Italia.

Neuer (Ger) e Navas (Crc)
Hummels (Ger), Garay (Arg), Rojo (Arg), Blind (Ola)
Robben (Ola), Mascherano (Arg), Kroos (Ger)
Messi (Arg), James (Col), Muller (Ger)

Allenatore: Jose Pekerman ( Col)

Grazie a tutti coloro che hanno seguito questi post nel corso del mondiale!


venerdì 11 luglio 2014

E' Germania - Argentina! Chi sarà incoronata regina?

Forse per la prima volta ho indovinato un pronostico, e come anticipatovi nel post precedente, la finale della Coppa del Mondo 2014 è Germania Argentina.
Un classico della storia del calcio visto che è la terza volta che le due squadre si affrontano in finale, dopo i precedenti del 1986 in Messico e del 1990 in Italia.





Le due squadre arrivano in finale dopo due semifinali molto diverse; partiamo dalla Germania, che in una partita unica nella storia della Coppa del Mondo, umilia i padroni di casa del Brasile per 7 a 1.
Sembra uno scherzo ma non è così e l'andamento della partita è stato da puro psicodramma.
Brasile arrembante nei primi dieci minuti, nei quali si è avuto la sensazione che i ruoli fossero già saltati e la frenesia dei giocatori di Scolari di trovare la rete del vantaggio fosse troppa.
David Luiz sembrava il centravanti titolare, così come i tre di centrocampo, e al al minuto 11 Thomas Muller si ritrova da solo in area di rigore e insacca senza problemi il pallone dell'1 a 0.



L'atteggiamento del Brasile non cambia e tra il minuto 23 e 29 si scatena l'inferno; in successione arrivano la rete di Klose (che diventa il migliore marcatore della storia dei mondiali con 16 gol sorpassando Ronaldo), le due di Kroos e quella di Khedira. 5 a 0 dopo 29 minuti, incredibile.
I tifosi sugli spalti sono scioccati, gente che piange e che non riesce a crede a quello che sta assistendo; il sogno si sta trasformando in incubo.



Il secondo tempo è solo per le statistiche, arrivano i due gol di Schurrle, con annessa inutile esultanza. Al 90' arriva il gol della bandiera da parte di Oscar.
Il dramma sportivo è servito, 54 anni dopo abbiamo un nuovo Maracanazo, o meglio Mineirazo.



L'unica consolazione per i brasiliani è pensare che dopo la tragedia del Maracanà del 1950, il Brasile è rinato con la generazione dei vari Pelè, Didì, Vavà, Garrincha portando ai verdeoro ben 3 Mondiali tra il 1958 e il 1970.
Sarà difficile per i giocatori di questo Brasile e per Scolari stesso dimenticare la notte di Belo Horizonte, che inevitabilmente sarà per sempre marchiata nel cuore e nella memoria di tutti i responsabili di questo dramma sportivo.
Per quanto riguarda la Germania, si è visto lo strapotere fisico e tattico della squadra di Low, che si sente lanciata verso il conquista della Coppa che manca dal 1990, che potrebbe essere la chiusura di un ciclo composto da 6 tra semifinali e finale consecutive di Europei e Mondiali, senza però ottenere nessun successo.
L'attacco appare debordante e il centrocampo una diga insuperabile; le prestazioni di Muller,Kroos,Lahm, e Neuer sono fin dal primo incontro sopra la media.



Unica parziale delusione Ozil, che per la finale dovrà superare la concorrenza di Mario Gotze per un posto da titolare.
Altro dubbio per la finale è Mats Hummels, miglior centrale difensivo del mondiale, che soffre di problemi al ginocchio destro; al suo posto potrebbe giocare Mertesacker.
La storia di Hummels è emblematica; relegato ai margini della rosa dopo le dichiarazioni anti Bayern ( Hummels denunciava il fatto i giocatori del Bayern sono favoriti in fase di convocazione in nazionale), Lahm e Low hanno parlato faccia a faccia con il ragazzo, il quale a suon di prestazioni ottime nel BVB ha scalato le gerarchie della nazionale, diventando imprescindibile nello scacchiere tedesco.


L'Argentina invece approda alla storica finale del Maracanà dopo aver avuto la meglio ai calci di rigore contro l'Olanda, grazie alle due parate di Sergio Romero.
Partita non bella, ma molto tesa e tattica; le due squadre, forse memori di quanto successo al Brasile la sera prima, erano bloccate per pausa di prendere un gol che sarebbe potuto risultare decisivo.
La stella di Messi non ha brillato come ci si aspettava, ma la prestazione della squadra è sembrata molto solida, la difesa non ha sbagliato nulla, e Mascherano è stato decisamente l'uomo in più.
E' suo il salvataggio al 91' sull'incursione di Robben, vale come un gol visto l'esito della sfida.


Nei supplementari Messi tenta un'incursione sulla sinistra ma il cross non trova nessun compagno pronto ad approfittarne.
L'epilogo dei calci di rigore quindi si materializza; Van Gaal non ripete la mossa di inserire Krull, avendo "bruciato" l'ultima sostituzione rimasta inserendo Huntelaar al posto di uno spento Van Persie.
Nei tiri dagli 11 metri gli argentini non ne sbagliano uno, con Messi che tira il primo rigore; Romero invece si supera e para i calci di rigore di Vlaar e Snejider. Argentina in finale dopo 24 anni.



Per poter impensierire questa Germania, l'Albiceleste dovrà mantenere gli standard difensivi visti finora: infatti nella fase ad eliminazione l'Argentina non ha subito nessuna rete, mente nei gironi ne ha subite 2 dalla Nigeria e 1 dalla Bosnia.
Il muro eretto da Sabella è migliorato di partita in partita e quello che doveva essere il punto debole ora è il punto di forza.
La sfida tra il miglior attacco e la miglior difesa della fase eliminatoria darà sicuramente vita ad una finale epica, degna delle due precedenti.



L'Argentina ha inoltre il dovere di cancellare l'onta del 4 a 0 subito in Sudafrica nel 2010, quando gli uomini di Low schiantarono la nazionale di Maradona.
La Germania ha fin qui compiuto un percorso impressionante, rifilando 4 reti al Portogallo e i precedentemente citati 7 al Brasile. 
L'unica partita che la Germania ha sofferto è stata quella nel girone con il Ghana e l'ottavo di finale contro l'Argentina, ovvero due squadre (specialmente gli algerini), che facevano della difesa e delle veloci ripartenze, la parte focale del gioco.
Così come l'Argentina, che a differenza delle due squadre africane può contare su un tridente d'attacco pazzesco: Higuan, Lavezzi e il giocatore più forte del pianeta, Leo Messi.
Con la possibilità che Angel di Maria possa recuperare entro domenica, anche se appare molto molto difficile. 
E poi c'è un Rojo molto in forma e autore di un super mondiale, c'è Enzo Perez e poi El Hefesito Mascherano, vero comandante in campo della squadra, che ricorda molto quello che fu Cannavaro per noi nel 2006.



Non ci resta che goderci questa fantastica finale, che come sempre, premia le due migliori squadre, poichè il campo non mente mai.















martedì 8 luglio 2014

Mondiale 2014 Al grande ballo rimangono le quattro più belle

Alla fine sono rimaste le quattro più belle, le quattro più attese alla vigilia ovvero Brasile,Germania, Olanda e Argentina.
Nonostante le insidiose sfide che le attendevano, le favorite hanno rispettato i pronostici, approdando tra le magnifiche quattro.

Nel primo quarto di finale, il Brasile ha sconfitto di misura la Colombia per 2 a 1; primo tempo dominato dai verdeoro che hanno sfruttato al meglio l'unica disattenzione della difesa colombiana, ovvero su calcio d'angolo, quando Sanchez ha perso di vista Thiago Silva, che tutto solo ha potuto insaccare il gol del vantaggio.
Nel secondo tempo la squadra di Peckerman ha cercato di trovare il pareggio, pressando la squadra di Scolari per quasi tutti i 45 minuti, non riuscendo però a ribaltare lo svantaggio.
E per la più antica delle regole non scritte del calcio, è il Brasile ha trovare il gol del 2 a 0 con una punizione di David Luiz che trova l'angolino alla destra di Ospina, che sembra muoversi leggermente in ritardo.
Il forcing finale dei Cafeteros porta al gol annullato a Yepes per fuorigioco e al meritato gol della bandiera di James Rodriguez su calcio di rigore.



L'assedio colombiano termina al minuto 94 e il Brasile può celebrare il passaggio del turno; la festa è rovinata dall'infortunio di Neymar (frattura alla vertebra) e dall'ammonizione di Thiago Silva. 
Entrambi salteranno la semifinale con la Germania e per Neymar il mondiale si chiude qui, tra le lacrime di un'intero paese che aveva trovato la stella a cui affidare le proprie speranze.



La semifinale con i tedeschi sarà sicuramente l'esame più probante dell'intero mondiale per i padroni di casa; i Panzer di Low hanno annullato la  Francia, sino al quel punto la squadra con il reparto offensivo più pericoloso del torneo.
Il gol della vittoria è stato messo a segno da Mats Hummels al 13' del primo tempo; Schurrle sul finale ha avuto l'occasione per il 2 a 0 ma ha sprecato clamorosamente.
Da antologia la parata (l'unica...) di Neuer sulla bordata di Benzema sotto la traversa al 92'.



Nell'altra parte del tabellone l'Argentina piega agevolmente il Belgio 1 a 0; Higuain trova il primo gol al mondiale, Messi incanta (sbagliando un gol in contropiede davanti a tempo scaduto davanti a Courtois), e Di Maria si infortuna, facendo preoccupare tutta la hincha Albiceleste.
Il Belgio è sembrato troppo impaurito dall'avversario che aveva di fronte e le due stelle che avrebbero dovuto aiutare i Diavoli Rossi ad accedere alla semifinale, ossia Hazard e Lukaku, non sono riusciti ad incidere, a parte qualche lampo nel convulso finale.



Messi e compagni in semifinale se la vedranno contro l'Olanda che ha piegato la sorprendente Costa Rica solo dopo la roulette dei calci di rigore, nei quali il protagonista è stato il portiere di riserva Tim Krul, mandato in campo da Van Gaal al 119 minuto appositamente per fare la differenza dai tiri agli 11 metri.



Una mossa da autentico genio del male che ha portato i suoi frutti visto che l'estremo difensore del Newcastle ha parato due calci di rigore; l'Olanda complessivamente ha meritato il passaggio del turno producendo tante palle gol, colpendo 3 pali e tenendo il pallino del gioco per tutti i 120 minuti.
I Ticos hanno sfiorato l'impresa storica al 116 quando Umana  ha sfiorato il gol; dopo una rapida azione di contropiede di Ruiz, Umana calcia il pallone ma troppo centrale e Cillessen para.
Navas come al solito è stato una saracinesca compiendo parate miracolose ai limiti dell'impossibile, ponendo una seria candidature come miglior portiere del torneo.



Non ci resta che goderci queste semifinali; pronostico per la finale...Argentina Germania!




venerdì 4 luglio 2014

Si è chiusa la prima fase dei Mondiali 2014, spazio alla fase adeliminazione!

La fase a gironi della Coppa del Mondo 2014 si è conclusi e a detti di molti esperti, è stata forse la più spettacolare degli ultimi anni.

Si è vista una netta supremazia delle squadre centro-sudamericane, con ben 8 di queste formazioni qualificate per gli ottavi.
Spiccano senza dubbio le assenze eccellenti di big accreditate come Spagna,Italia,Inghilterra e Portogallo.




Hanno fatto discutere anche le eliminazioni precoci di Russia e Bosnia, da tutti considerate formazioni con velleità di passaggio del turno.

La sorpresa più clamorosa dell'ultima giornata e stata senza dubbio l'eliminazione della nostra Nazionale, che uscendo sconfitta dallo scontro diretto con l'Uruguay 1 a 0, ha salutato anzitempo la rassegna brasiliana.


Durante questa partita ci sono stati tutti gli ingredienti affinchè si sia consumato uno psicodramma, che probabilmente solo noi italiani potevamo escogitare; partita inchiodata sullo 0 a 0 che ci qualifica, pochissime occasioni...lo scenario perfetto per la beffa.
A cavallo tra primo e secondo tempo, di ritorno dagli spogliatoi Balotelli viene sostituito da Parolo, la manovra italiana non migliora, l'arbitro (che di nome fa Moreno...)inventa l'espulsione di Marchisio, Suarez morde Chiellini senza che il direttore di gara veda nulla, e a 9 minuti dalla fine Godin ci segna di nuca, nell'unico modo che potrebbe farlo, ovvero su palla inattiva.
Risultato una cocente delusione che vede Prandelli e Abete rassegnare le dimissioni a fine gara...
Dalla partita con l'Inghilterra in poi, è avvenuta una netta involuzione di gioco e di condizione atletica, con Balotelli scomparso dalla manovra e Prandelli in confusione dal punto di vista del gestione della rosa.

La squadra più divertente è stata senza dubbio la Colombia, che ha chiuso a punteggio pieno, realizzando 9 gol e subendone 3; un dato impressionante se si considera che manca Falcao, uomo simbolo e autentico trascinatore dei Cafeteros nella fase di qualificazione.

La sorpresa più grande è stata la qualificazione della Grecia a discapito della ben più quotata Costa d'Avorio di Gervinho e Yaya Tourè, che sono usciti sconfitti dallo scontro diretto con gli ellenici per 2 a 1, grazie al rigore di Samaras al 91'.

Ecco il tabellone degli ottavi:

OTTAVI DI FINALE
1) Brasile - Cile 28/6, ore 18 a Belo Horizonte
2) Colombia - Uruguay 28/6, ore 22 a Rio de Janeiro
3) Olanda - Messico 29/6, ore 18 a Fortaleza
4) Costarica - Grecia 29/6, ore 22 a Recife
5) Francia - Nigeria 30/6, ore 18 a Brasilia
6) Germania - Algeria 30/6, ore 22 a Porto Alegre
7) Argentina - Svizzera 1/7, ore 18 a San Paolo
8) Belgio - Stati Uniti 1/7, ore 22 a Salvador

Sono tutte sfide con una favorita apparente, ma la sorpresa, sopratutto in questo Mondiale, è dietro l'angolo.

In quest'ottica le gare da tenere più in considerazione sono Messico-Olanda, con la Tri che dimostrato di non temere nessun tipo di avversario (chiedere al Brasile) e anche la sfida dei padroni di casa contro il Cile, che vuole continuare ad eliminare squadre si blasone, dopo la Spagna campione in carica.

Non ci resta quindi che goderci questi ottavi di finale! Alla prossima!

Mondiali 2014 - Ottavi di finale incredibili...ma alla fine vincono sempre i cattivi!

Sono stati degli ottavi di finali incredibili, che hanno regalato colpi di scena inaspettati, ma che tuttavia non hanno portato a nessuna eliminazione eccellente.

I padroni di casa del Brasile hanno sudato le proverbiali sette camicie con il terribile Cile di Sampaoli, capace di bloccare sull' 1 a 1 la Seleçao nei tempi regolamentari, grazie alla rete di Sanchez che ha impattato lo sfortunato autogol di Jara.
La partita dei cileni è stata stoica, epica; in svariate occasioni hanno avuto la palla del possibile vantaggio e la più clamorosa è stata la traversa di Pinilla al 120 minuto...



Le prestazioni di Bravo, Medel e Sanchez sono state ottime, così come l'apporto di Aranguiz; tutto ciò purtroppo è stato vanificato ai calci di rigore, dove Julio Cesar è stato protagonista, neutralizzando ben 3 calci di rigore dei cileni, portando il Brasile agli ottavi.



Il Brasile è sembrato a tratti troppo teso e imballato, e sembra che il fardello psicologico di giocare in casa sia un peso poco sopportabile per questa squadra che, Neymar a parte, non è composta da fenomeni ma da giocatori più europei e tatticamente più capaci di leggere le partite e anche no, saper soffrire.

Negli ottavi di finale gli uomini di Scolari se la vedranno contro la squadra più bella e spettacolare del torneo, ossia la Colombia del "Profesor" Peckerman, che finora ha realizzato 11 gol subendone solamente 2.
I Cafeteros hanno piegato nel loro ottavo di finale l'Uruguay carnefice degli Azzurri, grazie ad una strepitosa doppietta di James Rodriguez, senz'ombra di dubbio il Golden Boy del Mondiale, e terzo incomodo nella corsa a capocannoniere del torneo tra Leo Messi e Neymar.



Il primo gol difficilmente verrà scalzato in termini di bellezza da altri, la superiorità dei colombiani non è mai stata in dubbio, e oltre al gioco spettacolare ha colpito molto la capacità di gestione delle forze durante la partita e la dedizione alla squadra di ogni singolo giocatore; giocatori amanti del pallone come Ibarbo e Teo Gutierrez si stanno sacrificando come mai nella loro carriera, Cuadrado si sta elevando a vero crack del calcio mondiale e in difesa Yepes e Aguilar la fanno da padrone, e Ospina si dimostra un portiere all'altezza del massimo palcoscenico mondiale.



Per il Brasile sarà un'avversario molto difficile da battere; se la partita fosse stata in campo neutro il pronostico sarebbe a favore dei colombiani ma in questa situazione è in perfetta parità. 
Sicuramente sarà un quarto di finale ricco di colpi di scena.

Non è stato agevole nemmeno il compito di Francia e Germania, che si vedevano contrapposte alle due squadre africane rimaste, ossia Nigeria e Algeria.
I Bleu di Deshamps hanno dovuto lottare fino all'80, minuto in cui Pogba segna la reta del vantaggio a seguito di una bella azione corale; il raddoppio avviene nel recupero grazie ad una sfortunata autorete di Yobo.



La Nigeria nel primo tempo si è resa pericolosa varie volte ed Emenike si è visto annullare un gol per un millimetrico fuorigioco; la svolta della partita è stata l'uscita forzata di Onazi a seguito di un violentissimo tackle di Matuidi, valutato solo da giallo da parte dell'arbitro.



Ancora più in salita è stata la partita della Germania, che ha piegato la volenterosa resistenza dell'Algeria solo ai tempi supplementari per 2 a 1.
La squadra di Halilodzic non ha condotto una partita esclusivamente di difesa, anzi ha sfiorato diverse volte il gol del vantaggio prima con Feghouli pescato in fuorigioco e poi con Ghoulam con un destro molto pericoloso che ha sfiorato il palo.



Low ha risolto la partita inserendo Schurlle al posto di uno spento Gotze, e proprio la velocità dell'esterno del Chelsea ha permesso ai tedeschi di avere la meglio, con un gol lampo ad inizio del primo tempo supplementare.



Ozil raddoppia dopo una prestazione incolore, e sul finale arriva il meritato gol della bandiera da parte di Djabou.
Per la Germania ora si aprono le porte dei quarti di finale con la Francia, una sfida ricca di storia, che nobiliterà ancor di più questo stupendo mondiale brasiliano.

Emozioni a mille anche nella sfida tra Olanda e Messico, finita 2 a 1 per gli Orange.
Il Messico sorprende l'undici di Van Gaal grazie alla grande condizione fisica e al gioco veloce, ben lontano dal difensivismo sperato dal CT olandese.
Ci sono occasioni da entrambe le parti e il grande protagonista è come sempre Guillerme Ochoa, l'estremo difensore simbolo del torneo.



Ad inizio secondo tempo la Tri passa in vantaggio grazie ad un grandissimo gol di Giovani Dos Santos, con
un sinistro chirurgico che non lascia scampo ad un incerto Cillessen.



Da questo punto la squadra di Herrera si arrocca in difesa nonostante l'ingresso di Chicharito Hernandez, inserito per avanzare il baricentro della squadra.
L'Olanda è con l'ossigeno contato quando a seguito di un calcio d'angolo, Ochoa non esce benissimo, respinge la palla e Sneijider con un potente tiro al volo insacca il gol del pareggio.



I messicani sono sotto shock, la beffa è materializzata; l'Olanda ci crede è all'ultimo secondo degli esagerati 6 minuti di recupero, Robben penetra in area di rigore e cerca il contatto con Rafa Marquez, "El Gran Capitan". 
E' calcio di rigore. Succede il finimondo, ma Huntelaar mantiene il sangue freddo e spiazza Ochoa, Olanda ai quarti, al Messico rimangono le lacrime.



Esito ugualmente drammatico anche nello scontro tra le due insospettabili, Costa Rica e Grecia.
Partita giocata alla pari dalle due compagini; Costa Rica pericolosa in attacco, Grecia ordinata in difesa che affida le possibilità di vittoria al contropiede e alle palle inattive.
Passa in vantaggio la Costa Rica con un tiro millimetrico di Brian Ruiz che sorprende Karnezis.



La Grecia si rende pericolosa poche volte e la svolta avviene quando Duarte si fa ammonire per la seconda volta a seguito di un fallo evitabile su Mitroglu.
La Grecia aumenta la pressione offensiva e su un'azione abbastanza casuale al minuto 91 trova il pareggio con l'ex Genoa e Milan Sokratis.



A questo punto la Grecia potrebbe approfittare dello shock subito dai Costaricensi ma si rende pericolosa poche volte, facendo pertanto il gioco dei centroamericani, ovvero arrivare ai calci di rigore.
Dai tiri dal dischetto Keylor Navas ipnotizza Gekas e Umana mette a segno il penalty della vittoria e dello storico passaggio del turno dei Ticos ai quarti di finale dove affronteranno l'Olanda in una gara in cui non avranno nulla da perdere.



L'altra nobile sudamericana, ovvero l'Argentina, se l'è vista davvero brutta con la Svizzera, piegata solo nelle fasi finali del secondo tempo supplementare grazie ad un gol pazzesco di Di Maria, baciato da un leggendario assist di Leo Messi.



L'Argentina ha cercato di fare la partita dal primo minuto ma le pericolose ripartenze elvetiche hanno impaurito la squadra di Sabella. 
Il poker d'assi in attacco composto da Messi, Di Maria, Higuain e Lavezzi hanno cercato per tutti i 120 minuti il lampo per sfondare il muro eretto da Hitzfeld e come al solito Messi ha risolto l'intricato enigma quando ormai i calci di rigori sembravano essere l'epilogo naturale.
La Svizzera nel recupero del secondo tempo supplementare ha avuto l'incredibile palla del pareggio; il centrocampista del Napoli Dzemaili colpisce il palo di testa a seguito di un calcio d'angolo, la palla rimbalza sul suo ginocchio ed esce di un soffio alla destra di Romero.



Tra gli elvetici grande prova di Xhaka e degli italiani Inler e Behrami, autentici polmoni della squadra, che nonostante la cocente delusione esce a testa alta dalla rassegna brasiliana.
Tra gli argentini, oltre ai soliti noti, da segnalare le convincenti prestazioni di Rojo, Garay e Romero, da molti additati come l'anello debole della Selecion.



L'ultimo quarto di finale vedeva contrapposto il Belgio agli Stati Uniti; gli uomini di Wilmots si sono imposti per 2 a 1 anche qui dopo i tempi supplementari.
Il divario tecnico e di talento tra le due squadre era sbilanciato nettamente verso i belgi, ma il cuore del Team Usa, ben messo in campo da Klissmann e guidato da un fantascientifico Tim Howard, ha retto per 93 minuti, quando Lukaku insacca il gol del meritato vantaggio belga.



Nei tempi regolamentari, gli Stati Uniti hanno avuto una palla clamorosa nell'ultima azione della partita, quando Zusi a tu per tu con Courtois spara alto sopra la traversa.
Nel complesso il Belgio ha meritato la qualificazione, creando diverse occasioni da reti; Wilmots per l'ennesima volta ha azzeccato i cambi, inserendo Lukaku al posto di Origi. 
Ed è stato proprio l'attaccante del Chelsea ha spezzare gli equilibri, mettendo lo zampino anche nel 2 a 0 di De Bruyne.



L'orgoglio degli americani non è facile da mettere a sedere e pertanto riaprono la partita al 117' grazie al pregevole gol di Julian Green, il gioiellino del Bayern Monaco.



L'assalto finale non porta i frutti sperati e il Belgio vola ai quarti, dove affronterà l'Argentina; Messi vs. Hazard, la sfida è servita.
Pertanto non ci resta che goderci queste sfide stellari, che sicuramente riserveranno delle grosse sorprese.

Ecco i top 11 di questi ottavi di finale:

Neuer (Ger), Rojo (Arg), Djourou (Svi),  Kompany (Bel), Debouchi (Fra), Vidal (Chi), Herrera (Mex),Di Maria (Arg), Medel (Chi), James Rodriguez (Col), Schurrle (Ger) 

MIGLIOR MATCH: Brasile - Cile


Buoni mondiali! Alla prossima!   





lunedì 23 giugno 2014

Brasile 2014 - Recap della seconda settimana

Rivoluzione, o Revolucion se preferite.

La seconda settimana del mondiale ci ha regalato emozioni incredibili, generate per merito delle prestazioni delle formazioni centro-sud americane che hanno letteralmente sconquassato qualsiasi pronostico.

La sorpresa più grande è senza dubbio ( ahi noi...) la Costa Rica di Jorge Luis Pinto, capace di qualificarsi con una giornata d'anticipo nel gruppo D, composto da 3 squadre che per almeno una volta hanno vinto il Mondiale, ossia Italia, Uruguay e Inghilterra.
Se la vittoria contro la Celeste non ha sorpreso così tanto, la riconferma contro gli Azzurri è stata qualcosa di inaspettato, gettando in una situazione molto intricata la nostra Nazionale, e facendo gridare al miracolo un paese intero, conosciuto per il motto "Pura Vida" e per i bellissimi paesaggi, non certo per la nazionale di calcio.
I due giocatori più rappresentativi, Ruiz e Campbell hanno trascinato i Ticos a due vittorie, aiutati ovviamente dal supporto del pubblico e dalle parate di Keilor Navas.
La prova dell'Italia è stata incolore e la squadra è sembrata provata fisicamente e senza una precisa idea di gioco. Oltre alle due occasioni di Balotelli, l'Italia non ha praticamente tirato in porta e i Ticos hanno avuto vita facile ad amministrare il gol realizzato dall'attaccante del Fulham Brian Ruiz.




Sei punti facili anche per la Colombia che ha mostrato però un gioco intermittente; la vittoria contro la Costa D'Avorio è arrivata grazie alle magie di James Rodriguez e Quintero. 
Gervinho nel finale ha messo ha segno la rete del 1 a 2, facendo vivere ai Cafeteros un finale non facile.
Il risultato shock di questa prima fase a gironi è il passaggio agli ottavi del Cile a spese dei campioni del mondo uscenti della Spagna, sconfitti 2 a 0 al Maracanà in una gara dominata dalla compagine di Sampaoli, trascinata da uno splendido pubblico (60 mila cileni hanno colorato di rosso e blu lo stadio simbolo del futebol brasiliano).
Le reti di Edu Vargas (qualcuno a Napoli si starà mangiando le mani?) e Aranguiz ( invece a Udine le mani se le sfregano...), hanno messo il risultato in cassa forte, mettendo fine in modo assai prematuro al mondiale delle Furie Rosse, che chiudono ufficialmente qui un ciclo per certi versi irripetibile e storico.





L'Argentina fatica contro un'indomabile Iran; i giocatori di Queiroz sfiorano il colpaccio con i Reza Ghoochanneijhad e Dejagah, i migliori in campo, che hanno costretto a due prodezze l'ex Sampdoriano Romero.
Ma alla fine se in squadra hai il miglior calciatore sulla faccia della terra, anche queste partite, le puoi vincere al 90', precisamente al 91', minuto in cui Leo Messi esplode il suo classico tiro ad incrociare sul palo apposto, imparabile per il portiere iraniano.
La Hincha Albiceleste esplode, rivedendo in Messi quello che 28 anni fa fu Diego Armando Maradona, che proprio in questi giorni metteva a segna il "gol del secolo" e il gol della "mano de Dios"



Buona vittoria anche per l'Uruguay che si rimette in corsa per il passaggio del turno, vincendo 2 a 1 contro l'Inghilterra, incredibilmente a quota zero, estromessa da ogni discorso di passaggio di turno.
Il mattatore delle serata è stato El Pistolero Luis Suarez, autore di una pregevole doppietta considerando le sue precarie condizioni di salute (solo una settimana prima di questo match si aggirava nel ritiro dell'Uruguay con stampelle e sedia a rotelle...).



La vittoria premia forse oltremisura la squadra di Tabarez che per tutto il secondo tempo ha sofferto l'iniziativa degli inglesi, che nel momento decisivo del match però sono sembrati troppo fragili e poco organizzati.



Menzione a parte la meritano i padroni di casa del Brasile, inchiodati sullo 0 a 0 da un coraggioso Messico, guidato da uno strepitoso Ochoa.
Oltre alle strepitose parate del portiere ex Ajaccio ( ora svincolato, certamente non faticherà a trovare una nuova squadra), la Tri ha sfiorato in un paio di occasioni il clamoroso gol dello 0 a 1, che avrebbe fatto sprofondare la Seleçao ad un passo dell'eliminazione.
Cartolina della serata è la strepitosa parata di Ochoa sul colpo di testa di Neymar, che a molti a ricordato quella di Gordon Banks su Pelè ai mondiali del 1970 in...Messico.




Per concludere la rassegna sulle squadre sudamericane, da citare anche la preziosa vittoria dell'Ecuador sull'Honduras; alla rete di Costly risponde Valencia con una doppietta, che ridà speranze di qualificazione alla squadra di Reinaldo Rueda, CT degli honduregni 4 anni fa in Sudafrica.





La squadra sudamericana ritorna a sperare anche grazie alla sconfitta della Svizzera che viene asfaltata da una grande Francia, 5 a 2.
Partita senza storia, con protagonisti assoluti Giroud,Valbuena e Benzema.


Nel girone H seconda vittoria in extremis del Belgio, che piega una volenterosa ma poco efficace Russia grazie ad un gol di Origi, entrato a metà della ripresa al posto di un'evanescente Lukaku.


Con il Belgio già agli ottavi, la seconda piazza sarà contesa da Algeria e Russia, che si affronteranno proprio all'ultima giornata, con i nordafricani che possono giocare per 2 risultati su 3.

La nazionale africana piega 4 a 2 un'irriconoscibile Corea del Sud grazie alle reti di Djabou,Halliche,Slimani e Brahimi. Ora agli uomini di Halilodzic basta un pari con la Russia per centrare una storica qualificazione, vendicando la clamorosa eliminazione a Spagna 82'.



Vi lascio con il borsino della settimana, sperando ovviamente che tra le squadre che disputeranno gli ottavi di finale ( in programma da sabato 29/06 a martedì 01/07)


TOP: Cile/Costa Rica

FLOP: Inghilterra/Corea del Sud/Italia
11 IDEALE: Ochoa (Mex), Varane (Fra), Hosseini (Ira), Hummels (Ger), Kompany (Bel), Vidal (Chi), Aranguiz (Chi),Ben Taleb (Alg), Ruiz (Crc), Hazard (Bel), Messi (Arg)


MIGLIOR MATCH: Ghana -Germania / Cile-Spagna


TOP PLAYERS: Messi (Arg), Ochoa (Mex)

Alla prossima e forza Azzurri! PS. Finalmente Mister Prandelli schiererà Ciro Immobile a fianco di Super Mario Balotelli.





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